martedì 29 aprile 2014

La nostra lista

Di seguito i nomi dei nostri candidati:

Carlo Bedeschi candidato Sindaco

Valentina Romanelli
Francesco Bagnuolo
Cristina Berardicurti
Maria Esposito
Paolo Minarini
Grazia Nocentini
Sabrina Paris
Antonio Ragusa
Elisena Roncaglia
Simone Poli

sabato 26 aprile 2014

La politica che ci piace: partecipazione

Ci piace immaginare un paese, Vicchio, nel quale si comincia a parlare di filiera corta, che valorizza e salvaguarda territorio ed economie locali. Un paese nel quale si decide finalmente di studiare e applicare sistemi diversi per la gestione dei rifiuti, un paese che mette al centro della propria attenzione la scuola in tutti i suoi aspetti, sia di ambienti che di contenuti. Ci piace pensare ad un paese, Vicchio appunto, che proietta i valori di Barbiana in qualcosa che va ben oltre rituali fiacchi e poco partecipati. Ci piace pensare ad un paese che si interroga sulla possibilità e i modi di applicare sistemi di economie etiche e solidali, che vuole parlare di energie rinnovabili. 
Ci piace pensare insomma ad una politica che a Vicchio smette di fare calare dall'alto scelte e decisioni, ma favorisce, promuove e decide con i cittadini.
Non è utopia, si è fatto e si fa in altri posti in Italia: progetti di urbanizzazione e bilanci partecipati sono esperienze acquisite anche non lontano da noi.
Per questo attiveremo diverse commissioni speciali, formate da consiglieri comunali e cittadini. 
Si tratterà in pratica di tavoli di lavoro con il compito di studiare e promuovere la discussione e la partecipazione su temi importanti, per offrire al paese, alla politica e all'amministrazione, tutti gli elementi per muoversi nella direzione migliore su diversi ambiti.

Una commissione speciale sulle energie rinnovabili, che lavori anche su tutti gli aspetti legati al favorirne la diffusione: strumenti urbanistici, permessi, agevolazioni. Vorremmo ad esempio che il nuovo strumento urbanistico contenesse gli elementi tali da rendere possibile edificazioni in bioedilizia, così come studiare e quindi capire se è possibile e conveniente migrare l'illuminazione pubblica a led.
Sul fronte dei rifiuti vogliamo istituire una commissione speciale che, oltre a verificare puntualmente la corretta applicazione della convenzione con il gestore attuale e promuovere la raccolta porta a porta, valuti  l'attivazione di meccanismi premianti per i cittadini virtuosi, così che chi più differenzia meno paga. In questo senso vorremo capire se sia possibile realizzare quanto fatto da altri comuni in Italia e cioè se raccogliere in proprio i materiali differenziati, venderli e quindi disporre di risorse per sviluppare questo meccanismo e risultare meno oneroso per i cittadini.
Sul territorio inteso come economia locale e qualità della vita, siamo convinti sostenitori dei modelli di filiera corta e delle economie di prossimità. Per questo una commissione specifica avrà tra gli altri il compito di studiare il modo di fare riferimento alle aziende di produttori locali per gli acquisti della mensa (ben diverso che non acquistare da rivenditori locali..) e di studiare la possibilità di adottare sistemi di economia etica e sociale come le monete complementari. 

La partecipazione dei cittadini in questo senso è vista come un'utopia e irrealizzabile da parte di coloro che non sanno cosa sia o che la vedono come una “minaccia” ad una amministrazione fatta di pareri da parte dei burocrati.

Perchè questa lista

Pensiamo che il maggiore difetto della politica oggi, ad ogni livello, sia la distanza dai cittadini.
Nel nostro comune abbiamo potuto verificare che un gruppo che si era presentato come rinnovatore ha deluso ogni aspettativa, non ha saputo gestire i rapporti con la cittadinanza, facendo poco e comunicando ancora meno, non aprendosi alla partecipazione.
La nostra idea di politica locale è diversa. Pensiamo che se vogliamo che i cittadini si riavvicinino alle istituzioni e alla politica dobbiamo aprirci e aprire le istituzioni stesse. La partecipazione non è uno strumento, ma una cultura politica senza la quale si resta ancorati alle vecchie logiche che hanno portato distacco dalle istituzioni.
La nostra lista, fatta da cittadini che si sono voluti unire senza bandiere di partiti, è fatta da persone che pensano sia passato il tempo degli amministratori che sposano la causa del “non ci sono soldi” quali giustificativo di ogni cosa che non può essere fatta.
Siamo convinti che se i soldi non ci sono la sfida deve ripartire nel piccolo della nostra amministrazione da un rapporto diverso con cittadini, territorio e istituzioni. 
Kennedy diceva che non si possono risolvere i problemi senza cambiare le persone che li hanno determinati, ma non si può nemmeno sperare di cambiare lasciando coloro che non hanno fatto nulla per affrontarli. 
Per questo il nostro intento è quello di impostare una linea di amministrazione diversa, partecipata, aperta. Siamo consapevoli che chi è chiamato a governare deve  prendere decisioni, ma vogliamo che queste decisioni siano le più partecipate e trasparenti possibile. 
A dimostrazione di come intendiamo la buona politica e amministrazione, rendiconteremo ogni passaggio, a cominciare dalle spese elettorali.
I nostri consiglieri comunali accantoneranno il loro gettone di presenza e gli assessori una quota del loro compenso in un fondo comune che destineremo ogni anno ad un progetto specifico. 
I nostri assessori non saranno figure nominate e lontane dai cittadini.
Ci rivolgeremo a persone che garantiscano competenze specifiche e sensibilità adatte ai compiti che saranno chiamati a svolgere e seguire. Ma a ciascuno di loro sarà chiesta una relazione annuale sul proprio operato e sugli uffici di competenza e questa relazione sarà illustrata in Consiglio Comunale e resa pubblica sul sito del Comune. 
Non vogliamo quindi una delega in bianco, un programma vago di promesse sui generis per poi rivederci tra cinque anni. Vogliamo un rapporto continuo con i cittadini di Vicchio ai quali vogliamo rendere conto, ogni giorno del nostro operato.